L’ormone della crescita quale prevenzione del diabete mellito di tipo 1
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L’ormone della crescita (GH, dall’inglese Growth Hormone) è un ormone prodotto nell'ipofisi, una piccola ghiandola endocrina situata nel nostro cervello. Esso esplica la sua azione su tutte le cellule del corpo, favorendo la sintesi delle proteine, l'accumulo di carboidrati sotto forma di glicogeno e l'utilizzo al loro posto, delle risorse energetiche immagazzinate nei grassi. Per queste ragioni l’ormone della crescita è utilizzato dai culturisti che vogliono aumentare la propria massa muscolare. Tale pratica è molto pericolosa in quanto la somministrazione alle dosi necessarie per ottenere un aumento della massa muscolare si possono indurre gravi malattie, incluso il cancro. L’ormone della crescita è, come dice il nome, particolarmente importante durante lo sviluppo, poiché agisce soprattutto a livello delle cartilagini di accrescimento delle ossa, determinando così la statura dell'individuo adulto.
A quanto pare il suo ruolo non si limiterebbe, però soltanto a questo.
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Trapianto di Pancreas artificiale senza immunosoppressione
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Per la prima volta ricercatori dell’University Hospital Carl Gustav Carus di Dresda (team del professor dottor Stefan R. Bernstein,Direttore del Dipartimento di Medicina III a Dresda),hanno impiantato un piccolo bio-reattore per la produzione di insulina in un paziente sofferente di diabete di tipo 1 per un anno intero.
L'impianto ha ripristinato la funzione fisiologica di produzione di insulina in un paziente diabete di tipo 1.
I risultati del primo anno sono ora pubblicati sul Journal of Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS 2013; doi:10.1073/ pnas.1317561110 ) .
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L’enzima gliossilasi I per ridurre le complicanze del diabete
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La formazione dei prodotti di glicosilazione (o glicazione) avanzata (Advanced Glycation Endproducts, AGEs) rappresenta un’importante alterazione biochimica del diabete mellito. Questi composti (presenti anche sul cibo che mangiamo per effetto della cottura) si formano attraverso un legame fra il glucosio e le proteine. Più è alto il glucosio nel sangue (la glicemia) più se ne formano. I prodotti di glicosilazione sono coinvolti nell’insorgenza delle complicanze d’organo (occhio, nervi, rene) del diabete mellito sia di tipo 1 che di tipo 2.
Uno studio condotto in Olanda ha dimostrato che in ratti resi diabetici (mediante la somministrazione di streptozotocina) in cui veniva aumentata l’espressione di un enzima detto gliossilasi I (enzima coinvolto nella rimozione dei prodotti di glicosilazione avanzata), si assisteva ad una riduzione del danno vascolare e del danno renale.
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Trapianto di isole di langherans: prospettive di trapianti di cellule senza farmaci immunosoppressori
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Il trapianto di isole pancreatiche si pone come un promettente traguardo per la cura del diabete mellito di tipo 1.
Il vero problema del trapianto di isole pancreatiche è quello di evitare il rigetto dell’organo per cui è necessario ricorrere all’utilizzo di immunosoppressori.
A quanto pare in tal senso ci sarebbe una svolta: in Germania è stato realizzato il primo trapianto di isole pancreatiche senza l’ausilio di farmaci immunosoppressori.
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La nuova insulina basale “degludec” efficace nel ridurre l’ipoglicemia
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Gli studi inclusi nella metanalisi presentata al Congresso AMD hanno coinvolto complessivamente 4.330 persone (di cui 2.899 trattati con la nuova insulina degludec e 1.431 con insulina glargine) dimostrando come la nuova insulina approvata a gennaio permetta una riduzione dal 17 a 32 per cento dell’incidenza di ipoglicemia, sia nei pazienti con diabete di tipo 1 che di tipo 2.
La nuova insulina "degludec", che ha ricevuto l’approvazione dell’agenzia europea del farmaco EMA il 21 gennaio 2013, permette una significativa riduzione dell’incidenza di ipoglicemia, sia nei pazienti con diabete di tipo 1 che di tipo 2.
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Calcolo dei carboidrati: da qualche centro antidiabetico arrivano buone notizie !
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L'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma sta organizzando dei corsi per bambini allo scopo di insegnare loro a saper contare i carboidrati (cd. conta dei carboidrati) contenuti negli alimenti che quotidianamente andranno a mangiare, comportando, correlativamente, che abbiano la necessaria consapevolezza (rectius consocenza) dell'esatto quantitativo di insulina che dovranno somministrarsi.
Queste conoscenze hanno come effetto la conseguente diminuzione di ipoglicemie.
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Chiusura dei presidi sanitari istituiti presso le scuole - Roma ASL RMD
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Il 18 settembre 2013 l’Asl RMD di Roma dispone la chiusura del presidio medico istituito presso l’istituto comprensivo Marco Ulpio Traiano di Dragona “a causa di carenza di personale a causa dell’indisponibilità a coprire le assenze da parte di infermieri di altri servizi aziendali”: eppure l’importanza del presidio è elevata considerato che il servizio è rivolto a soggetti affetti da diabete, epilessia, asma, e gravi disabilità fisiche, cioè malattie che richiedono la somministrazione di farmaci salvavita e in alcuni casi possono portare anche alla morte qualora non si intervenga nell’immediatezza. Lo stesso intervento del 118 potrebbe risultare inutile nel caso in cui l’intervento non sia effettuato entro 5-10 minuti risultando difficile che questo possa intervenire entro detto termine.
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Telemedicina per diabetici.
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La telemedicina arriva in aiuto dei medici per curare al meglio i pazienti: la telemedicina non può e non vuole sostituire la comune attività clinica, che resta preminente (… eventualmente può dilazionarla ….) ma è uno strumento che si integra perfettamente nella gestione del paziente affetto da patologie croniche, consentendo, grazie alle attuali tecnologie, in tempo reale di scambiarsi le informazioni a distanza.
La telemedicina in Italia continua ad estendersi, seppure faticosamente, con progetti sperimentali e frammentati: ogni regione prosegue per conto proprio facendo sì che i benefici per i pazienti, per i sistemi sanitari, per la società risultano essere limitati.
Per il diabete si segnalano le regioni Sardegna (ASL di Olbia), Piemonte (ospedale San Giovanni Bosco di Torino) e Molise (Ospedale di Larino), che hanno avviato nuovi servizi rivolti ai diabetici che consentono, in una visione integrata del sistema, ad oggetto il monitoraggio quotidiano delle condizioni cliniche dei singoli utenti mediante l’invio dei profili glicemici con possibilità, quindi, di intervenire in tempo reale per suggerire le correzioni della terapia e degli stili di vita.
Diario interattivo per diabetici
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E’ stato messo a punto un “diario interattivo per diabetici", sistema di telemedicina che utilizza i cellulari per un rapporto semplice e continuo tra medico e paziente. I ricercatori, che l’hanno ideato, l’hanno presentato a un congresso europeo sul diabete, testandolo su 130 pazienti con diabete di tipo uno, in cura in vari centri italiani ed esteri. Metà dei partecipanti ha seguito un programma standard di 12 ore per imparare il conteggio dei carboidrati, l’altra metà ha seguito un programma educativo nuovo per utilizzare il suddetto diario.
Diritto dei bambini diabetici a partecipare alle lezioni di scuola
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Ai giorni nostri diventa sempre più facile incontrare bambini affetti da numerose patologie, tra cui le malattie rare ed in particolare quella del diabete che ormai può essere considerata una malattia sociale: la collaborazione fra registri nazionali ed internazionali (DIAMOND e EURODIAB) ha dimostrato che l’incidenza del diabete di tipo 1 sta rapidamente aumentando (+ 3.4% anno) e fra i bambini più piccoli (0.4 anni: + 5,4%/anno; 5-9 anni: + 4,3%; 10-14 anni: + 2,9%) si parla di un raddoppio delle percentuali nei prossimi 15 anni.
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L'insulina glargine (Lantus) e il tumore: recenti studi escludono la possibilità che questo farmaco determini l'insorgenza
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29 giugno 2009 l’Agenzia europea dei medicinali (EMEA) - con suo comunicato (cfr. link al seguente link http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/Lantus/40847409en.pdf (ora rimosso ma è possibile la traduzione sul sito dell’agenzia del farmaco al seguente link http://www.agenziafarmaco.gov.it/allegati/comunicato_emea_lantus300609.pdf ) annunciava i risultati di quattro studi inglesi ad oggetto la possibile relazione tra gli analoghi dell’insulina, in particolare l’insulina glargine e il rischio di cancro. Gli studi sono stati pubblicati sul sito “Diabetologia” il 26 giugno 2009 (cfr. link http://www.diabetologia-journal.org/cancer.html (ora rimosso).
Trapianto di cellule endocrine nel midollo osseo
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.Gli studiosi del Diabetes Research Institute (Dri) del San Raffaele sono riusciti a 'riattivare' parte delle funzioni pancreatiche all'interno del midollo di persone affette da diabete di tipo 3c, prelevando le cellule endorcrine produttrici di insulina (isole di langherans) dal loro pancreas rimosso chirurgicamente ed impiantandole nel midollo osseo.
Le nuove cellule sono state innestate a livello del bacino, nella cresta iliaca perché insieme allo sterno in questo ambiente vi è un midollo ricco di staminali anche in età adulta.
La nuova tecnica è stata pubblicata sulla rivista scientifica Diabetes.
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