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L'irisina: un ormone dell'esercizio - Diabetescore
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  19.04.2024 Ferienhaus Ostsee
   

Il nome dell'ormone deriva da quello della dea greca Iride, messaggera divina e personificazione dell'arcobaleno: è stato chiamato in tal modo sulla considerazione che la dea avrebbe permesso agli esseri umani di comunicare con gli dei della mitologia greca, così come l'esercizio sembra "parlare" con i  vari tessuti del corpo attraverso l’ormone irisina, un ormone naturale delle cellule dei muscoli alle quali si devono alcuni dei principali benefici che il nostro fisico ricava dal movimento e dall'attività sportiva.  Secondo i ricercatori, la comprensione dei meccanismi attivati da questa sostanza è un passo importante nella conoscenza del perché l'esercizio fisico fa bene sia alle persone sane sia a quelle affette da una malattia.

 

L’ormone agisce con l’esercizio sul tessuto muscolare per bruciare calorie, ma anche migliorare l'elaborazione di insulina e forse anche aumentando la forza.

 

Un ormone, quindi, che potrebbe portare nuove acquisizioni su possibili trattamenti di malattie dismetaboliche quali il diabete e l’obesità e, potenzialmente, disturbi neuromuscolari come la distrofia”.

Il dr. Spiegelman - il biologo autore principale della ricerca - spiega come lo studio apra un approccio totalmente nuovo per capire i collegamenti fra l’esercizio, il peso e il diabete” acquisendo “un potenziale terapeutico eccezionale, un vero game-changer per le malattie metaboliche”. Una scoperta che rappresenta una pietra miliare nella comprensione di meccanismi biologici responsabili dell’effetto benefico dell’esercizio fisico su tutto l’organismo. Dalla ricerca è infatti emerso che l’irisina agisce direttamente sui tessuti adiposi, ossia i depositi di grasso sottocute dovuti alle calorie in eccesso, responsabili dell'insorgenza dell'obesità.
Gli scienziati sono arrivati alle loro conclusioni iniettando l'ormone nelle cavie da laboratorio e sulla considerazione che l'ormone si trova naturalmente sia nei topi che negli esseri umani. Quando i livelli di irisina aumentano attraverso l'esercizio fisico, l'ormone entra in azione consentendo la conversione del grasso bianco "cattivo" in grasso "buono" ( o come detto "grasso bruno"), tipico dei bambini. Questo grasso è quello che si trasforma in energia bruciando un maggior numero di calorie.
Sembra, inoltre, che risulti migliorata anche la tolleranza al glucosio quindi in definitiva la curva glicemica, un indicatore chiave della salute metabolica, in particolare nei topi nutriti con una dieta ricca di grassi.
L'ormone è stato isolato da un team guidato dai ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute (Usa) ed è considerato un alleato molto promettente per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro il diabete, l'obesità e forse altri disturbi, tra cui persino il cancro.
Le conseguenze farmaceutiche sono quelle di produrre in pillole detto ormone prodotto dall’uono duramte l’attività fisica,  permettendo di perdere peso senza muoversi dal divano. Una speranza per coloro, in particolare, che soffrono di obesità.

Pubblicato gennaio 2012


Fonti
http://www.meds4all.it/news/obesita-irisina-7258.html
http://www.technologyreview.com/news/426587/discovery-could-lead-to-an-exercise-pill/