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Categoria: Ricerche varie
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Il laboratorio di ricerca di Google di ricerca famoso per il suo lavoro sui vetri delle automobili e sulle automobili auto-guida, ha svelato il suo prossimo prodotto: lenti a contatto intelligenti.  La visione di Google per la tecnologia indossabile ha compiuto un altro balzo in avanti ambizioso il 16 gennaio 2014 quando la più grande società di ricerca Internet del mondo, ha annunciato che sta sviluppando una lente a contatto intelligente che ha lo scopo di aiutare i diabetici misurare i loro livelli di glucosio:  le lacrime che bagnano la lente sopra l'occhio quando si battono le palpebre degli occhi  trasmettono i dati in modalità wireless a un dispositivo nelle vicinanze (presumibilmente uno smartphone, uno smartwatch o agli occhiali Google Glass): i nostri corpi diventando reti di impianti e potenziamenti interconnessi se aggiungiamo la tecnologia dei microinfusori e degli holter glicemici e della comunicazione bluetooth di questi apparati con i telecomandi che appunto gestiscono questi dispositivi.

In altre parole lenti a contatto come holter glicemici.

 

 

La tecnologia impiegata, pur non diventando un successo commerciale, tuttavia potrebbe cambiare il modo di vivere in modi drastici. Il gruppo ha già prodotto vetture auto-guida collegati ad occhiali denominati Google Glass.
Google ha detto che il progetto si trova ancora in una fase iniziale in quanto è alla ricerca di partner esperti che potrebbero portare la tecnologia sul mercato in futuro. Altre aziende, tra cui Microsoft, avevano già studiato lenti similari ma senza risultati ancora.  La portata di Google potrebbe essere in grado di trovare i partner giusti per portare questa tecnologia sul mercato.


Il progetto primordiale studiato dai co-fondatori Brian Otis e Babak Parviz (che nel lontano 2011, produceva una lente a contatto intelligente senza fili con un display singolo pixel LED) si è evoluto con la collaborazione del Laboratorio X di Google.

Attualmente è necessario eseguire esami del sangue attraverso i c.d. pungidito più volte al giorno, cosa questa che oltre ad essere scomoda, può essere dolorosa; è comunque cosa  che, se si desidera gestire al meglio perf avere valori glicemici nella norma nel sangue, deve essere fatta.
A causa del fattore di disagio, però, molti diabetici non effettuano queste prassi.
Ci sono altri modi per testare i livelli di zucchero nel sangue, come con gli holter glicemici, che comunque rimangono imprecisi e scomodi per le dimensioni e che comunque non escludono le punture  - fino a due al giorno -  con il classico sistema dei pungidito per effettuare la taratura dell’apparecchio.
Per cui i ricercatori sono alla ricerca di modi meno invasivi per controllare il glucosio, attraverso il laser oppure attraverso altre sostanze che il nostro corpo produce, come il sudore, la saliva, l’urina e adesso anche attraverso le lacrime.
Il problema è che prima di questa scoperta, era molto difficile misurare i livelli di glucosio nel corpo attraverso le lacrime, proprio per la scarsità del liquido disponibile oltre alla difficoltà di raccoglierlo.
Per questo Google X  ha pensato all’elettronica miniaturizzata ricorrendo a chip e sensori così piccoli che sembrano pezzi di glitter (brillantini), e un'antenna più sottile di un capello umano, da collocare sul film plastico delle lenti, molto sottile e flessibile.

Il chip ed un sensore sono incorporati tra due strati di materiale morbido lenti a contatto; un piccolo foro nella lente consente fluido lacrimale dalla superficie dell'occhio per penetrare nel sensore del glucosio.
I prototipi possono prendere una lettura del livello di glucosio una volta al secondo e secondo Google aggiungendo minuscoli LED alla lente è possibile avvisare gli utenti quando i loro livelli di glucosio attraversano determinate soglie.
 

 

Il problema - e non da poco - con le lenti a contatto intelligenti, però, è la fonte di energia.
Google sorvola su questo punto, perché la soluzione attuale è piuttosto sgraziata: trasferimento di potenza senza fili da una fonte di alimentazione nelle vicinanze (come dagli occhiali): dai test di laboratorio il soggetto era fermo su una sedia, con il contatto lenti inserito e poi testato, cosa questa non molto avvincente ….


Fonte
www.usatoday.com/story/tech/2014/01/16/google-smart-contact-lens/4540727/
http://techcrunch.com/2014/01/16/google-shows-off-smart-contact-lens-that-lets-diabetics-measure-their-glucose-levels/
http://www.extremetech.com/extreme/174979-the-next-step-in-googles-cyborg-plans-smart-contact-lenses-for-those-with-diabetes
http://www.theguardian.com/technology/2014/jan/17/google-tests-smart-contact-lens-diabetics